Non chiamatela Grappa!

Questa acquavite, vero e proprio orgoglio italiano(per essere ancora più precisi friulano), viene spesso confuso con la Grappa, quando invece la differenza tra i due prodotti è sostanziale: la grappa, infatti, è ottenuta dalla distillazione delle vinacce, ossia la parte solida dell’acino; mentre per l’acquavite d’uva il punto di partenza è l’acino intero: buccia, succo e polpa distillati insieme in un’unica operazione. Il brandy è un distillato ancora diverso, perché si ottiene dalla distillazione del solo vino.

L’acquavite d’uva è uno dei pochi distillati con una data di nascita certa, attestata da documenti ufficiali dello Stato italiano. La sua storia comincia con i nostri Giannola e Benito che di rientro da un viaggio in Alsazia e nella Foresta Nera alla scoperta dei distillati di frutta, decidono di cimentarsi in una nuova sperimentazione, provando per la prima volta a distillare l’uva intera, buccia polpa e succo. All’epoca, però, vigeva una legge che elencava espressamente quali frutti potessero essere distillati e l’uva, come frutto intero, non era contemplata. Si poteva infatti utilizzare l’uva per produrre il vino oppure, dalla vinaccia, la grappa.

Il Decreto Ministeriale

Trattandosi quindi di un distillato proveniente da una materia prima non prevista dalla legge, fu necessario un complesso iter burocratico per ottenere l’autorizzazione ministeriale alla produzione. Comincia così un lungo percorso di battaglie e determinazione che li porta ad ottenere il 20 ottobre 1984, in via sperimentale, il decreto ministeriale per l’autorizzazione ufficiale alla produzione e alla vendita dell’acquavite d’uva.

Il 27 novembre 1984 segnano una nuova svolta epocale nel mondo della distillazione, ÙE® l’Acquavite d’uva. La scelta del nome ÙE, uva in lingua friulana, è un omaggio alla nostra amata terra.

La Collezione Nonino

Per sottolineare il valore e l’unicità di questa nuova acquavite, il 1° dicembre 1984 chiediamo a Venini, tra i più importanti mastri vetrai in Murano, di soffiare a mano volante una bottiglia con inserita una murrina raffigurante il grappolo d’uva. È il primo esemplare di quella che diventerà la Collezione Nonino ÙE® Acquavite d’Uva Cru Monovitigno® Picolit, che si arricchirà di anno in anno di bottiglie millesimate realizzate artigianalmente da nomi del calibro di VeniniBaccarat e Riedel. Oggi la collezione fa parte dell’esposizione permanente del design italiano al Triennale Design Museum di Milano per il tema: “Alto Artigianato dello Spirito”.

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L'invecchiamento

Nonostante la letteratura di riferimento sull’invecchiamento, quella francese del cognac, ritenesse che soltanto i distillati dai sentori neutri potessero dare risultati eccellenti in invecchiamento, nel 1987 decidiamo di dedicare un’intera cantina di invecchiamento sotto sigillo e controllo dell’Ufficio delle Dogane a questo distillato per comprenderne l’arricchimento nel legno e l’evoluzione nel tempo.

IL MIGLIOR DISTILLATO AL MONDO É ITALIANO

L’acquavite d’uva ottenuta sorprese tutti Al punto che la Gran Riserva Nonino 27 anni ÙE® Cru Monovitigno® Refosco dal Peduncolo Rosso è stata s il primo distillato italiano a ricevere 100 punti alla Spirit Trophy Competition 2021 by Falstaff, rivista leader nel settore enogastronomico e turistico nei Paesi di lingua tedesca. Un riconoscimento rarissimo ad oggi attribuito solo a Remy Martin Louis XIII e al Rum Appleton Estate Aged 30 years - oltre che a Noi - che l’ha portata nell’olimpo delle grandi Riserve internazionali.

Scopri l'ÙE® Acquavite d'uva in tutte le sue versioni

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