LA GRAPPA É IL DISTILLATO ITALIANO PER ECCELLENZA

 

Sgnapa in Friuli, branda in Piemonte, grapa in Lombardia, graspa in Veneto, cadevita in Trentino, la Grappa è considerata un prodotto unico al mondo,non ha bisogno di acquisire sapore soggiornando in botte come il Cognac, Rum o il Whisky né di essere aromatizzata come il gin. Fin da quando sgorga dall’alambicco ha già un suo gusto ben definito, la cui denominazione è riservata esclusivamente al distillato italiano.

Tutte le Grappe sono acqueviti di vinaccIA ma non tutte le acqueviti di vinaccIA sono grappa!

“Grappa Serba” “Grappa croata” “Grappa albanese” queste non sono grappe ma acqueviti di vinaccia!

Troppe volte sentiamo utilizzato il termine Grappa in maniera impropria, dobbiamo proteggere il nostro distillato bandiera.

LA DEFINIZIONE GRAPPA è INFATTI RISERVATA  ALl’acquavite, che si produce unicamente in Italia, ottenuta da vinacce di uve coltivate e vinificate nella penisola, distillata e imbottigliata da impianti ubicati sul territorio nazionale, rispettando le norme dettate dal decreto numero 747 del 28 gennaio 2016. L’esclusiva della denominazione Grappa è stata attribuita all’Italia dal regolamento CEE 1576/89.

Origini antiche legate al Friuli

La Grappa è un distillato dalla storia profonda e, in teoria, l'Acquavite italiana potrebbe addirittura essere stata la prima al mondo a essere prodotta. È impossibile stabilire la sua data di nascita precisa, ma fu concepita per un obiettivo pratico: recuperare il prezioso patrimonio alcolico contenuto nelle vinacce (residui della vinificazione) che erano considerate una materia prima "a costo zero". Sebbene i contadini, che furono probabilmente i primi a distillare gli acini d'uva spremuti, non abbiano lasciato tracce scritte, la tradizione è fortemente accreditata in Friuli fin dal XV secolo (1400), con alcuni studiosi che citano l’esistenza di un alambicco in un inventario notarile del 1451 a Cividale.

La vinaccia, vera fonte di qualità della Grappa

La vinaccia è definita come la parte solida dell’uva che rimane dopo che ne è stato estratto il mosto per la vinificazione. Storicamente considerata un "sottoprodotto" di scarso valore dai proprietari terrieri, è in realtà una materia prima preziosa per la distillazione. La vinaccia è composta principalmente da tre elementi: le bucce degli acini, i semi (vinaccioli) e il raspo. Tuttavia, la buccia (o epicarpo) è la "protagonista assoluta della distillazione", poiché racchiude un ricco patrimonio di risorse naturali come sostanze azotate, acidi, esteri e composti aromatici che conferiscono le caratteristiche finali alla Grappa. L'Importanza della Freschezza È fondamentale che le vinacce vengano distillate "più fresche possibile, appena fermentate",  Questo perché il prezioso patrimonio aromatico contenuto nelle bucce si altera facilmente e con una velocità impressionante.

Noi abbiamo scelto di distillare esclusivamente vinacce fresche

Per produrre acquaviti di altissimo profilo, la regola d'oro è distillare le vinacce quando sono fresche, ricche di mosto e di aromi fermentativi, quasi nello "stato di grazia". Distillare le vinacce appena separate dal vino permette di mantenere intatti i profumi, i sapori e le fragranze del vitigno d’origine.

La nostra struttura di 66 alambicchi discontinui artigianali ci permette di distillare vinaccia freschissima e lavorare tutta la materia prima nel breve periodo della vendemmia (circa due mesi). TUttavia questa scelta necessita di un investimento economico importante, un personale specializzato che la maggior parte delle aziende preferisce evitare.

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Il settore Grappa distilla prevalentemente
vinacce insilate

La conservazione delle vinacce, nota come insilamento, provoca un deterioramento INEVITABILE.

Quando le vinacce vengono insilate, si verificano danni significativi, come l'aumento dell'alcol metilico, dannosissimo per la salute, la perdita di sostanze aromatiche preziose e la creazione di componenti volatili sgraditi che comportano cattivi odori e sapori.

Nonostante tutte le esperienze scientifiche lo sconsiglino, gran parte della Grappa viene prodotta utilizzando vinacce insilate (conservate anche 8 mesi).

La ragione di questa pratica è esclusivamente economica. La maggior parte degli impianti di distillazione è dimensionata per funzionare fino a otto mesi all'anno.

La Distillazione Discontinua Artigianale:
Il Trionfo della Qualità

HOW IT'S MADE HA SCELTO LA NOSTRA DISTILLERIA PER MOSTRARE COME VIENE FATTA LA GRAPPA ARTIGIANALE

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La distillazione con metodo artigianale,
il ruolo del Mastro Distillatore

LA DISTILLAZIONE DISCONTINUA È IL METODO TRADIZIONALE ITALIANO, CON UNA STORIA DI BEN 600 ANNI, QUESTO PROCESSO, CHE UTILIZZA ALAMBICCHI ARTIGIANALI (STORICAMENTE A FUOCO DIRETTO, A BAGNOMARIA O A VAPORE), OPERA A CICLI, O "COTTE". AD OGNI COTTA, L'ALAMBICCO VIENE RIEMPITO CON LA QUANTITÀ DI VINACCE CHE PUÒ CONTENERE (PREFERIBILMENTE APPENA FERMENTATE PER PRESERVARNE LA QUALITÀ), DISTILLATO, E POI SVUOTATO DELLE VINACCE ESAURITE PER ESSERE RIEMPITO NUOVAMENTE.

IL VERO SEGRETO DELLA QUALITÀ RISIEDE NELLA FIGURA DEL MASTRO DISTILLATORE. SOLO LA SUA ESPERIENZA E SENSIBILITÀ PERMETTONO DI INDIVIDUARE LA NOTA AROMATICA CHE STA PER ESSERE SCARTATA CON I VAPORI.
GRAZIE ALLA MANCANZA DI AUTOMATISMO DELL'IMPIANTO DISCONTINUO, IL MASTRO PUÒ OPERARE I "TAGLI" ESSENZIALI (SEPARAZIONE DELLE "TESTE" E DELLE "CODE"), CONVOGLIANDO LE PREZIOSE MOLECOLE DI PROFUMO NELLA GRAPPA FINALE. LA PRESENZA DEL MASTRO, BENCHÉ ECONOMICAMENTE "COSTOSA," È CIÒ CHE ASSICURA UN RISULTATO QUALITATIVO SUPERIORE.

Vantaggi: qualità

  1. Qualità di Eccellenza Garantita
  2. Flessibilità Estrema: L'alambicco artigianale permette di cogliere tutte le opportunità di profumi e sapori offerte dalla vinaccia.
  3. Personalizzazione: Non esiste un apparecchio standardizzato; ogni Mastro distillatore può personalizzare il proprio alambicco sulla base dell'esperienza e del gusto.

Svantaggi: costi

  1. Richiede molta manodopera
  2. Produzione a lotti (cicli o "cotte")
  3. Maggiore costo di produzione (presenza del Mastro Distillatore)

La Distillazione Continua Industriale:
L'Efficienza Economica

La distillazione continua è il metodo industriale, praticato da circa 60 anni e adottato in seguito a un processo di concentrazione industriale nel dopoguerra. Questi impianti furono originariamente creati per la distillazione del petrolio.

Come Funziona

Il processo è ininterrotto e automatico. La distillazione continua opera in due fasi successive e separate:

  1. Disalcolazione: Si immettono ininterrottamente le vinacce in un apparecchio che, tramite vapore acqueo, estrae l'alcol e i componenti volatili, che vengono condensati in una flemma.
  2. Distillazione (Rettificazione): La flemma, che non è stata depurata dalle sostanze indesiderate (come accade nel discontinuo), viene trasferita automaticamente in una colonna di distillazione continua. Queste colonne sono dotate di numerosi piatti per svolgere compiti come la rettificazione (riduzione di composti sgradevoli o pericolosi come l'alcol metilico) e l'epurazione.
Esempio di distilleria industriale

Vantaggi costi

  1. Efficienza Economica I motivi dell'adozione sono sempre stati di natura esclusivamente economica.
  2. Rapidità e Quantità Gli apparecchi operano senza soluzione di continuità e sono in grado di estrarre grandi quantità di alcol.
  3. Automatismo e Manodopera L'automatismo riduce al minimo la necessità di manodopera, rendendo inutile la costosa presenza di un mastro distillatore.
    Svantaggi della Continua (Il Compromesso Qualitativo)
    Svantaggi (Continua) Dettagli Fonti

Svantaggi qualità

  1. Qualità Inferiore. Non potrà mai eguagliare il livello qualitativo che la distillazione discontinua è in grado di assicurare. Si ha la certezza di un prodotto di qualità inferiore.
  2. Rigidità del Processo. L'automatismo e la necessità di dealcolare tonnellate di vinacce non omogenee costringono a programmare le colonne di rettificazione con rigidità.
  3. Perdita di Aromi Nobili. Per non correre rischi sulla salute, il distillatore è costretto ad assicurarsi che le colonne siano tarate per scartare un composto dannoso, il che spesso comporta lo scarto anche di "qualche vapore nobile in più".
  4. Prodotto Piatto La Grappa che se ne ricava "scarseggia di personalità" e ha un "diagramma dei profumi piuttosto piatto".

La classificazione della Grappa

Giovane, invecchiata, riserva, aromatica e aromatizzata

La classificazione della Grappa non è una semplice regola tecnica: è una bussola che ci guida tra le sue sfumature, aiutando a scoprire le diverse emozioni che potrà regalere in degustazione.

Ecco una panoramica delle principali tipologiE:

Grappa Giovane o bianca

È la grappa nella sua forma più autentica e pura, riposata solo in contenitori di acciaio o vetro, senza passare dal legno.
Cristallina e trasparente, sprigiona la freschezza della vinaccia appena fermentata e racconta l’essenza del vitigno e l’abilità del distillatore. Profumi delicati, fruttati, e un gusto secco ed elegante ne fanno una delle espressioni più amate e diffuse.

Grappa Aromatica

Nasce da uve aromatiche o semi-aromatiche come Moscato e Brachetto, che le regalano un bouquet intenso e avvolgente. Ogni sorso porta con sé la varietà dell’uva di partenza, trasformando la degustazione in un viaggio attraverso profumi inebrianti e vivaci.

 

Grappa Invecchiata o vecchia

Qui la grappa incontra il tempo e il legno. L’invecchiamento, regolamentato con rigore dalla legge italiana, dura tra i 12 e i 18 mesi. Durante questo periodo, il distillato si arricchisce di profumi intensi e avvolgenti, con aromi persistenti che ammorbidiscono e arrotondano la freschezza iniziale. È la scelta perfetta per chi ama note più complesse e strutturate.

 

.Grappa Riserva o Stravecchia

regolamentatA con rigore dalla legge italiana, È la grappa INVECCHIATA per almeno diciotto mesi in botti di legno. Col tempo, sviluppa un’anima morbida e vellutata, con sentori che spaziano dal miele alla vaniglia, dal tabacco alla frutta matura. Nei lunghi invecchiamenti, che possono superare i trent’anni, emergono sfumature speziate di pepe e chiodi di garofano, donando alla grappa un carattere nobile, profondo e una colorazione più intensa. Una vera esperienza sensoriale.

 

Grappa Aromatizzata

È la grappa arricchita da infusioni di erbe officinali, frutti e aromi naturali. Dal timo alla camomilla, dai mirtilli alle fragole, ogni ingrediente racconta una storia e regala nuove emozioni. nOI FACCIAMO QUELLA ALLA RUTA.

dA NON CONFONDERE CON I LIQUORI A BASE GRAPPA CHE Si ottENGONO usando la grappa come base alcolica, a cui vengono aggiunti zuccheri (almeno 100 g/l per legge), aromi ed estratti naturali. HANNO GENERALMENTE UNA gradazione alcolica generalmente più bassa (intorno a 25–30% vol.).iN ETICHETTA è obbligatorio indicare “Liquore a base di grappa”, senza possibilità di usare la sola parola “grappa”.

Come si degusta la Grappa

Il calice giusto 

La Grappa, come tutti i distillati nobili, non si beve, ma si degusta.

Il calice è lo strumento fondamentale del degustatore: l'ideale è a forma di tulipano allungato e stretto, per le grappe giovani e a balloon per quelle invecchiate e riserva. Questa forma concentra gli aromi e crea lo spazio per permettere al distillato di esprimere tutti i suoi meravigliosi profumi senza che la gradazione alcolica risulti aggressiva.

La temperatura di servizio

La temperatura di servizio è decisiva per apprezzarne le qualità. Le Grappe giovani aromatiche vanno servite fresche, tra gli 8 e i 13 °C, mentre le Grappe lungamente invecchiate richiedono temperature più alte, tra i 18 e i 20 °C.
L'esame visivo valuta la limpidezza e il colore, che varia da cristallino (Grappa giovane) a giallo dorato o ambrato (se invecchiata).

Tutto parte dal naso

La fase olfattiva è la più importante: è cruciale tenere il naso a qualche centimetro di distanza dal calice e procedere per olfazioni successive, per evitare l'anestetizzazione. Si cercano sentori di vinaccia fresca, fiori/frutta (giovane) o note speziate di vaniglia/tabacco (invecchiata).

L'armonia naso-palato

Al gusto, il primo sorso deve essere limitato e fatto scivolare in bocca per abituare il palato. In una Grappa di qualità, l'alcol non è mai preponderante; il calore deve essere avvolgente. La qualità si riconosce dalla morbidezza, dall'armonia e dalla lunga persistenza gusto-olfattiva. Per esaltare la ricchezza degli aromi.

Grappa e abbinamenti

IN PUREZZa, in abbinamento al dolce o come vero e proprio ingrediente. La grappa è un distillato versatile che può accompagnare e valorizzare diversi momenti a tavola. Nella sua versione giovane, fresca e diretta, si abbina bene a formaggi delicati, dolci secchi o frutta. Quando invece conosce la morbidezza dell'invecchiamento diventa perfetta con formaggi stagionati, miele e dessert cremosi. ed è talmente buona con il cioccolato fondente che lindt italia ha scelto proprio la nostra monovitigno® moscato per le sue praline 70% cioccolato. Sempre più  chef stanno sperimentando utilizzando la grappa per dare profumo, sapori e, utilizzando i nostri Grappa twist, e anche un tocco di "magia" ai propri piatti.

 

Nonino Twist, il respiro della Grappa

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Grappa Nonino in miscelazione

 

LA GRAPPA, IL PIÙ AUTENTICO E TRADIZIONALE DIGESTIVO ITALIANO, NEGLI ULTIMI ANNI HA CONQUISTATO BARTENDER E APPASSIONATI IN ITALIA E ALL’ESTERO CHE, COME NOI, AMANO OSARE E SPERIMENTARE, DANDO VITA A COCKTAIL INNOVATIVI, AUTENTICA ESPRESSIONE DELL’ITALIAN LIFE STYLE!

RICETTE COCKTAIL

#BEBRAVEMIXGRAPPA!

Con la nostra collezione di cocktail vogliamo dimostrare come una tradizione familiare e artigianale, radicata nella purezza, possa continuare a innovare senza mai perdere la propria identità. E poi, quale modo migliore di fare conoscere e amare la cultura e l’eccellenza italiana se non offrendo un cocktail con Grappa Nonino?

#BEBRAVEMIXGRAPPA

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